Chi Siamo
L’Associazione promuove inoltre l’interesse pubblico sull’arte dei burattini,
sul teatro di figura e su ogni altra forma di spettacolo ed arte popolare
La storia del teatro dei burattini e marionette, conosciuto in tutti i paesi del mondo, ha da sempre colpito la fantasia della popolazione, dai ricchi ai poveri, dai semplici ai più smaliziati, dai colti agli ignoranti. Burattini e marionette sono amati da Aristotele, da Orazio, da Platone a Erodoto; per questo teatro hanno scritto Goldoni, Moliere, Shakespeare, Verne e altri. La memoria dei burattini e delle marionette trascorre così continuamente dal gioco dell’espressione colta a quello ruvido e spontaneo dell’espressione popolare. In particolare il teatro dei burattini è stato fino agli inizi degli anni 50 una tradizione largamente diffusa nell’Italia Settentrionale, in particolare nell’area padana prendendo il posto al teatro cosiddetto “di stalla” dove erano i vecchi a farsi propulsori di cultura, narrando storie lette o ascoltate, agli altri membri della comunità.
La nostra zona (tortonese e pavese), per non andare troppo lontano, è stata ricca di burattinai; si può partire addirittura da Lodi dove ebbe origine la Famiglia Sarina, ma prima ancora si può pensare all’origine del burattino francese il Guignol a Chignolo e poi seguendo la via Emilia di qua e di la del Po troviamo Stefano Tenca a S. Zenone Po, Domenico Baldi a Lomello, Mario Perozzi a Casorate Primo.
A Broni nasce Peppino Sarina, ultimo erede di una famiglia di artisti attivi fin dalla prima metà dell’800, oggi considerato uno dei maggiori interpreti del teatro di figura tradizionale, soprattutto per aver avuto il coraggio di portare sulle scene riduzioni dell’epica cavalleresca divise in cicli (teatro proprio dei pupi siciliani).
L’ASSOCIAZIONE PEPPINO SARINA ispirandosi al grande burattinaio Giuseppe Sarina, nato a Broni nel 1884 e morto a Tortona nel 1978, nasce a Tortona nel 1991, con l’obiettivo di promuovere studi e ricerche sulla storia del teatro di figura, di conservare fondi teatrali di famiglie e burattinai scomparsi e suscitare l’interesse per il teatro dei burattini e per ogni altra forma di arte e cultura popolare.
Dopo molti anni di intensa attività improntata al semplice volontariato culturale, l’Associazione può vantare il raggiungimento del suo primario obiettivo, quello di aver recuperato alla storia del teatro di figura italiano e internazionale e all’interesse delle istituzioni che ne fanno capo l’opera di Peppino Sarina e della sua Famiglia artistica.
Con questo Atelier, riallestito in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e il Comune di Tortona, l’Associazione corona il più sentito dei suoi sogni iniziali: quello di veder edificato in città un concreto e permanente omaggio al grande burattinaio protagonista, per un intero secolo, della vita sociale e culturale e un laboratorio didattico sulla costruzione di pupazzi e burattini diretto dal maestro Natale Panaro.
Lo scopo fondamentale dell’Associazione Sarina è condurre studi e ricerche sulla storia del teatro di figura, specialmente nel territorio tortonese e con particolare attenzione all’opera del burattinaio Peppino Sarina e della sua famiglia
Dai primi anni novanta le prime “collane editoriali”, i “Quaderni di teatro e di animazione”, le monografie, viene istituito un “Premio dottor Burattino” per la miglior tesi di laurea e si organizzano in Piemonte le prime rassegne : “Baracche di Luglio” (a Tortona) , “Burattini in Società”( nelle Società Operaie di Mutuo Soccorso), “Assoli” (festival per adulti) accompagnate da Laboratori e corsi di aggiornamento per docenti e ragazzi di scuole primarie e secondarie.
Nel 2001 si apre una nuova sede a Broni e così anche nella provincia di Pavia cominciano a “girare” compagnie di burattinai organizzate in Rassegne e Festival. “Burattini in Oltrepo” (in otto Comuni dell’Oltrepo’ orientale) e “Burattini a memoria” (in 9 Residenze sanitarie per anziani) entrambe organizzate con il contributo della Provincia di Pavia e nel 2004 il 1° Festival itinerante fra la lomellina, il pavese e l’Oltrepò “Burattini Marionette Pupazzi”, realizzato grazie alla collaborazione finanziaria e istituzionale della Provincia di Pavia Assessorati ai Beni e alle Attività Culturali , col patrocino della Regione Lombardia e che ha visto complessivamente in questi anni l’adesione di ben oltre 80 Comuni della Provincia.
L’idea pilota del Festival è stata quella di far interagire il pubblico presente non solo con spettacoli di burattini o pupazzi ma anche con il teatro di strada, altra forma di teatro popolare, naturalmente con l’obiettivo sempre presente di aiutare il pubblico (soprattutto quello infantile) ad uscire dalle abitudini consolidate, quelle che gli sono state trasmesse per esempio dalla televisione; per ritrovare “fuori” nella piazzetta, in un giardino o lungo il fiume, il valore – ancora oggi più che mai valido – di appartenenza comunitaria e partecipativa.
Nel 2004, 120° anniversario della nascita di Peppino Sarina a Broni, l’Amministrazione di allora con una azione lungimirante e culturale ha promosso una serie di manifestazioni importanti comprendenti la messa in posa e scoprimento di una targa sulla casa natale dell’artista, l’inaugurazione di una prestigiosa mostra dei cartelli di scena della famiglia Sarina, laboratori di creatività sul cartoncino con le scuole elementari e spettacoli di teatro di figura.
L’Associazione grazie al lavoro della sede bronese e Tortonese, è conosciuta in tutto il territorio ed ha messo in “cantiere“ altre iniziative sempre con l’obiettivo di recuperare “memoria” e tradizione, come ad esempio l’origine del burattino francese Guignol.
Nel 2005 l’Associazione Sarina, la Provincia di Pavia e l’Università di Pavia hanno firmato un Protocollo d’intesa per l’istituzione in provincia di Pavia di un “Archivio della teatralità popolare”.
L’Associazione opera in particolar modo sul territorio compreso fra la provincia di Pavia e il tortonese con la ideazione e la programmazione di Rassegne, Festival, laboratori di costruzione ed animazione del burattino (rivolti a bambini di centri estivi e scuole) laboratori rivolti ad un pubblico adulto, allestimenti di mostre e pubblicazioni relative al teatro di figura, monografie, e pubblicazioni di libri relativi all’utilizzo del burattino nel sociale e in pedagogia.
Collabora e organizza anche laboratori presso Case di Riposo, Strutture protette e carceri (Super carcere di Voghera).
Recentemente ha collaborato con l’Associazione Pellizza di Volpedo e due compagnie burattinaie: Romano Danielli e Il Pavaglione di Bologna per la co-produzione di uno spettacolo sulla vita del pittore Giuseppe Pellizza.
I soci della Associazione sono circa 60 e fra questi numerose Compagnie di burattinai, marionettisti, scultori di fama internazionale e ci poniamo sul territorio nazionale come una struttura capace di mettere in “sinergia” progetti culturali di altre realtà presenti al fine di diffondere una cultura popolare ma di qualità.