La Storia
L’Atelier, aperto al pubblico il 10 marzo 2018, raccoglie nelle due sale espositive di Palazzo Guidobono una selezione di burattini e materiali di scena del fondo Sarina (di proprietà della Fondazione CRTortona). L’attività dell’Atelier prevede i seguenti percorsi:
- Apertura al pubblico nelle giornate di sabato e domenica (dalle ore 16 alle ore 19) con visita guidata a cura dell’Associazione;
- Visite guidate rivolte alle scuole di ogni ordine in collaborazione con l’associazione Carpe Diem di Tortona;
- Laboratori didattici presso il laboratorio dell’Atelier a cura del M° Natale Panaro.
Con questo Atelier, riallestito in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e il Comune di Tortona, l’Associazione corona il più sentito dei suoi sogni iniziali: quello di veder edificato in città un concreto e permanente omaggio al grande burattinaio protagonista, per un intero secolo, della vita sociale e culturale del tortonese e dell’oltrepo pavese e un laboratorio didattico sulla costruzione di pupazzi e burattini diretto dal maestro Natale Panaro.
L’allestimento complessivo corrisponde ad un desiderio diffuso per molti anni tra molti ex spettatori e aiutanti di baracca del maestro burattinaio e, grazie alla passione e al lungimirante impegno dei soci e in particolare del vicepresidente Mario Foderaro, prematuramente scomparso, rappresenta il frutto della collaborazione che attorno al progetto di recupero dell’opera dei Sarina, lega la Fondazione CRTortona e l’Associazione “Peppino Sarina”.
L’Atelier raccoglie una selezione di manufatti teatrali provenienti dal fondo Sarina custodito presso i locali della Fondazione CRTortona. L’atelier occupa due sale espositive messe a disposizione dal comune di Tortona. A tutt’oggi presenta burattini, animali, spiriti infernali, scenari e cartelli dipinti da Peppino e Andreino Sarina. La prima sala è dedicata alle maschere della commedia dell’arte, alle principali maschere del teatro di Sarina, Pampalughino e Tascone e ai burattini interpreti delle opere dei Reali, Paladini di Francia, di Fedrico Barbarossa, Lando Fortebraccio e Umberto Biancamano. L’esposizione è accompagnata da scenari e cartelli. Nella seconda sala sono esposti gli “spiriti infernali”.